Al mio amico Pasquale Lubrano

 

 

Il tuo sorriso,

tu sai, Pasquale,

con tanto calore

mi ha riempito

che non avevo ancora sentito

dal sole

della tua isola natale.

Io sono un straniero,

in-fatti,

in questa isola di sole,

di mare e colori,

di strette vie,

macchine e bravi guidatori,

cio che mi mancava

mi hai dato,

mi hai dato il mano

e il calore umano.

Gia meno l'umida solitudine sento

in questa isola di sole,

di mare e colori,

di strette vie,

macchine e bravi guidatori,

dove per me

gli amici non sono assenti.

 

Procida, 13.0 4.1992

 

Back to Top